Calendamarz - Sede di Mesocco
Calend de Marz – 3 SEC
A Mesocco è tradizione festeggiare la fine dell'inverno e l'inizio della primavera il primo di marzo, attraverso una giornata speciale conosciuta come "Calend de marz". Il nome della festa ha un significato specifico e deriva dal termine "calende", utilizzato nel calendario romano per indicare il primo giorno di ogni mese.
Questo speciale evento non viene festeggiato solamente a Mesocco, ma anche in altre località del nostro cantone. I residenti dei Grigioni, specialmente nei paesi di lingua romancia, attribuiscono grande valore a questo evento e vi partecipano con entusiasmo.
Secondo la tradizione, durante i festeggiamenti si indossano indumenti tipici dei contadini, simili a quelli utilizzati dai nostri nonni e avi, e si suonano dei grandi campanacci che, secondo la credenza popolare, allontanano gli spiriti del freddo inverno e danno il benvenuto alla bella stagione.
Ovviamente, ogni paese ha le proprie tradizioni e a Mesocco è tipico coinvolgere gli allievi delle scuole elementari e dell'infanzia. Quest'anno anche noi ragazzi della SEC-SAP siamo stati coinvolti. Sebbene si tratti di una tradizione lontana dal nostro quotidiano, è sempre stimolante fare qualcosa di diverso dalle lezioni scolastiche.
Per approfondire questa tradizione, noi di terza abbiamo svolto delle attività ispirate alla famosa storia di Selina Chönz, “Una campana per Ursli”. Il racconto parla appunto di un ragazzino di nome Ursli e si svolge in un paesino delle campagne della bassa Engadina. Con la tradizionale festa del Chalendemarz alle porte, tutti i ragazzi del suo villaggio si procurano ben presto e prima di lui una campana da suonare durante le celebrazioni. A Ursli viene data la campana più piccola di tutti; di conseguenza, sarebbe stato l’ultimo del corteo che avrebbe sfilato attorno alla fontana del villaggio. Ursli decide quindi di riscattarsi, affrontando da solo la salita sulla montagna ancora coperta dalla neve, alla ricerca della grossa campana appesa nel casolare alpino.
La mattina del primo marzo, abbiamo avuto la possibilità di lavorare con i bambini dell'asilo di Mesocco. Abbiamo accolto nelle nostre classi le due sezioni "Leso" e "San Rocco" e abbiamo organizzato varie attività. Abbiamo letto a tutti "Una campana per Ursli". Dopo la lettura, i bimbi hanno avuto la possibilità di incontrare un Ursli in carne ed ossa che ha portato loro dei piccoli doni.
Nella sezione "Leso", i bambini hanno poi colorato delle campanelle ricevute da Ursli con il nostro aiuto. Mentre queste asciugavano, hanno potuto gustare una buona merenda per raccogliere tutte le energie necessarie per affrontare il lungo corteo. Ogni campana è poi stata decorata con un laccetto.
Per la sezione "San Rocco", abbiamo invece preparato una caccia al tesoro. Ognuno di noi ha preso con sé alcuni bambini, ai quali abbiamo letto degli indovinelli. Nell’enigma era scritto il luogo, dove avrebbero trovato delle campanelle. Tornati in aula, i bimbi con il nostro aiuto, hanno scelto un nastrino da legare alla campanellina trovata. Dopo la caccia al tesoro i bimbi erano affamati e assetati. Fortunatamente, avevamo organizzato una gustosa merenda che ha potuto accontentare tutti.
Dopo la merenda, siamo partiti per il corteo tra le frazioni di Mesocco. Abbiamo percorso in lungo e in largo le strade del villaggio cercando di fare molto rumore con le "masulen". La tradizione vuole che dopo il corteo si bruci un gigantesco fantoccio di cartapesta.
Purtroppo, quest'anno non è stato possibile farlo a causa del divieto di accendere fuochi all'aperto.
È stata una bella esperienza anche per i ragazzi provenienti da altri paesi della Valle, dove questa tradizione non viene festeggiata. Il giro delle frazioni è stato molto interessante, perché molte persone, quando ci sentivano arrivare, uscivano dalle loro case per salutarci. Si può dire che questa tradizione è molto conosciuta e apprezzata dai “mesocconi.”
Crediamo sia importante portare nelle scuole antiche tradizioni. In questo modo, forse potranno vivere ancora per molti anni.
(Letizia, Nicole, Diego, Giacomo e Simone)